Pino Cacucci (Alessandria, 1955) ha tracciato con la sua opera un percorso che ha toccato il libro di viaggio, il giallo, il romanzo storico e civile, il teatro, il fumetto. Fra i suoi titoli più celebri: Outland rock (1988), Puerto Escondido (1990), da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, la biografia di Tina Modotti Tina, San Isidro Futból (1991), da cui Alessandro Cappelletti ha tratto il film ¡Viva San Isidro!, La polvere del Messico (1992), Punti di fuga (1992), Forfora (1993), poi ampliato in Forfora e altre sventure (1997), In ogni caso nessun rimorso (1994), Demasiado corazón (1999, premio Giorgio Scerbanenco del Noir in Festival di Courmayeur), Ribelli! (2001), Gracias México (2001), Mastruzzi indaga (2002), Oltretorrente (2003), Nahui (2005), Un po’ per amore, un po’ per rabbia (2008), Le balene lo sanno. Viaggio nella California messicana (2009, premio Emilio Salgari), ¡Viva la vida! (2010), Nessuno può portarti un fiore (2012, premio Chiara), Mahahual (2014), Quelli del San Patricio (2015), Mujeres (2018; con Stefano Delli Veneri per Feltrinelli Comics) e L’Elbano errante (2022, premio Alessandro Manzoni per il romanzo storico).
Ha tradotto in Italia numerosi autori spagnoli e latinoamericani: tra questi, Claudia Piñeiro, Enrique Vila-Matas, Ricardo Piglia, David Trueba, Gabriel Trujillo Muñoz, Manuel Rivas, Carmen Boullosa, Maruja Torres, Carlos Franz, Francisco Coloane, Paco Ignacio Taibo II. Molti suoi romanzi sono stati e continuano a essere tradotti all’estero.