Waukegan, Illinois, 1920 – Los Angeles 2012. Narratore e sceneggiatore cinematografico, ha rinnovato il genere fantascientifico. Fra le sue opere, oltre al celeberrimo Fahrenheit 451 (1953), Addio all’estate, L’Albero di Halloween, Il cimitero dei folli, Constance contro tutti, Cronache marziane, Il popolo dell’autunno, Tangerine e Viaggiatore nel tempo.
Ma Cronache marziane è in realtà molto di più: un capolavoro della fantascienza ricco di inventiva e di poeticissime immagini, in cui Ray Bradbury travolge i limiti della letteratura di genere, ritrovando l’universalità simbolica della fiaba e dell’epos.
"Cronache marziane sono Tutankhamon che esce dalla tomba quando avevo tre anni, le saghe norrene quando avevo sei anni, e gli dèi greco-romani che mi affascinavano tantissimo quando avevo dieci anni: insomma mito puro" - Introduzione a Cronache marziane, Ray Bradbury
Ray Bradbury, lo scrittore che veniva dal futuro
Tre anni dopo, nel 1953, seguì il capolavoro indiscusso di Ray Bradbury, Fahrenheit 451: un romanzo distopico, un elogio alla lettura in una società che la proibisce, un libro rimasto ancora oggi un pilastro della letteratura e trasformato in un film diretto da François Truffaut.
"Per dieci anni ho bruciato il cervello del mondo, l’ho innaffiato di cherosene. Perdio, Millie, un libro è una mente: non si tratta solo della donna che abbiamo ucciso ieri o degli altri che l’hanno preceduta in tutti questi anni, ma dei pensieri cui ho dato fuoco con sconsiderato piacere." - Fahrenheit 451, Ray Bradbury
Montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi, anziché essere spenti, vengono appiccati: armati di lunghi lanciafiamme, i militi irrompono nelle case dei sovversivi che conservano libri, e li bruciano, proprio come vuole la legge. Ma l'uomo non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi e slogan. Sua moglie è indifferente e passiva, il suo lavoro semplice routine.
Un giorno però, Montag incontra una donna sconosciuta e nasce un sentimento impensabile: inizia così la scoperta di un mondo diverso, un universo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica. Il suo è un viaggio verso l'illuminazione, che rappresenta la lotta dell'individuo per affermare la propria identità e il proprio pensiero critico in un mondo che cerca di soffocarli.
Fahrenheit 451 è una riflessione profonda sulla censura, sulla manipolazione culturale e sulla lotta per la conoscenza.
70 anni di Fahrenheit 451, libertà e lotta alla censura
Ray Bradbury non era solo uno scrittore di romanzi; si distinse nella vita anche come sceneggiatore cinematografico, portando la sua maestria narrativa sul grande schermo con adattamenti come Moby Dick, la balena bianca di John Huston.
La sua passione per la scrittura non si esaurì mai. Tra i suoi altri lavori si annoverano romanzi come Il grande mondo laggiù, Io canto il corpo elettrico! e Il popolo dell'autunno, e molti altri, ognuno portatore di una visione unica e affascinante.
La morte di Bradbury il 5 giugno 2012 a Los Angeles segnò la fine di una grande era, anche se il suo lascito rimane immortale. Attraverso le sue parole, continuiamo a viaggiare in mondi fantastici, a riflettere sulla nostra società e ad apprezzare il potere della letteratura. Ray Bradbury, con la sua creatività senza limiti, rimarrà per sempre uno dei giganti della letteratura di genere, e non solo.